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mercoledì 28 maggio 2025

Se basta un fiore - Giulia Blasi

Forse ho dei limiti, ma oggi presento un romanzo che, pretendendo di indagare il disagio giovanile, a mio avviso, sbaglia completamente bersaglio, impilando tutta una serie di clichè e luoghi comuni veramente irritanti. Max De Santo ha 19 anni è un bravo studente e ha il destino apparentemente segnato: iscriversi ad Ingegneria e rilevare le redini dell'azienda del padre, un palazzinaro senza troppi scrupoli. Peccato che il suo sogno sia quello di fare il cuoco. Clara Bertelli ha un paio d'anni in meno, due genitori fricchettoni che producono serie televisive e le idee poco chiare sul suo futuro. I due, che si ritrovano ad essere vicini di casa nell'elegante quartiere residenziale romano della Giustiniana, sono i protagonisti di “Se basta un fiore” (Piemme), terzo romanzo della scrittrice pordenonese Giulia Blasi, da qualche anno trasferitasi nella capitale dove si occupa di Social Media, conduce una trasmissione su Radio Rai e collabora con svariate riviste. Il romanzo racconta le storie dei due ragazzi e delle loro famiglie problematiche: i De Santo hanno i figli con tutto lo spettro dei disordini alimentari (dall'anoressia alla bulimia) mentre i Bertelli semplicemente sacrificano la propria vita familiare sull'altare del lavoro. In questo contesto Max e Clara si raccontano in prima persona, mettendo in luce quelli che dovrebbero essere i pensieri tipici di adolescenti benestanti senza problemi particolari se non quelli di sopravvivere in un mondo di squali, con rapporti superficiali, famiglie in dissoluzione, droga e violenza. Alla soglia dei vent'anni cercano un amore che non sia usa e getta, la possibilità di scegliere la propria strada e la ribellione rappresentata da azioni dimostrative nelle quali lanciano bombe di fiori per impedire o ritardare la costruzione degli enormi palazzoni delle periferie romane. La parte più riuscita è sicuramente quella dove si raccontano le vicende della famiglia De Santo, mentre il personaggio di Clara è abbastanza piatto, insignificante e carico di clichè. "Se basta un fiore" è un classico romanzo di formazione adolescenziale, non troppo originale, che cerca di indagare le dinamiche dei ventenni contemporanei e che potrebbe conquistarli o irritarli a seconda dei gusti.

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