martedì 9 luglio 2024

Intervista a Enzo Moretto - A Toys Orchestra

Foto Credit: Luca Chiandoni
Sexto ‘Nplugged porta dal 2006 in Piazza Castello a Sesto al Reghena concerti e proposte musicali spesso uniche, ma sicuramente comprese tra l’intimità dell’ unplugged e la sperimentazione sonora. Non fanno eccezione gli A Toys Orchestra, gruppo campano di provata esperienza che venerdì scorso ha suonato davanti al complesso abbaziale sestense portando le canzoni del loro ultimo album “Midnight Again”, chiusura di una trilogia sulla mezzanotte iniziata nel 2010 con “Midnight Talks” e proseguita l’anno successivo con “Midnight Revolution”.

Dopo una pausa lunga dallo studio, risalente al 2018 gli A Toys Orchestra propongono un album ruvido, che parte da radici blues, cantato in inglese e completamente analogico, senza interventi di post produzione digitale. Molti ci hanno visto anche un’influenza stilistica e teamtica di Nick Cave. “Lo stop è stato quasi fisiologico – sostiene il fondatore e frontman Enzo Moretto – la pausa ci ha permesso di riazzerare un po’ tutto e di ritrovare nuova linfa. Poi il disco ha bussato un po’ da solo alla porta. Era scoccata l’ora di tornare e l’ora è appunto la mezzanotte! Un’ora affascinante che mi è sempre apparsa come una sorta di limbo temporale dove si è sospesi tra ieri, oggi e domani. Un po’ tutte e tre le cose assieme. Ed era appunto quello che stava succedendo anche a noi che nel presente stavamo puntando al futuro, ma riconnettendoci saldamente al nostro passato. Forse un concetto un po’ marzulliano, ma è esattamente quello che stava accadendo.”.

Un ritorno con una precisa scelta stilistica
“Le canzoni che stavamo creando – spiega Moretto – ci sembravano innocenti e quindi non volevamo edulcorazioni. Suonavano autentiche e ci pareva un peccato modificarle con la produzione. Sarebbe stato come mettere un trucco pesante, da donna adulta, ad una bambina di sei anni. Volevo dimostrassero tutta la loro fragilità anche a livello di suono. Una fragilità che poi,secondo me, è anche la loro grande forza.”.

La carriera degli A Toys Orchestra ha alle spalle un sacco di concerti anche  a livello europeo
“Quando saliamo sul palco – osserva il cantante – cerchiamo di divertirci e stare bene. E lo facciamo soprattutto per noi stessi. Vorremo portare questa nostra sensazione al pubblico che verrà a Sesto. Una nostra particolarità, soprattutto adesso che si sono aggiunti due nuovi membri alla band, è quella di essere polistrumentisti per cui gli spettatori non si troveranno di fronte una band canonica con ruoli fissi, ma ci vedranno passare da uno strumento all’altro tra un brano e il successivo”.  

Per Moretto ci sono anche motivi affettivi e familiari che lo legano al Friuli
“Io ho parenti a Tarvisio e Ilaria De Angelis, una delle fondatrici del nostro gruppo ha familiari nell’udinese. Quando posso, da amante della montagna, amo venire a passeggiare in alta quota nella vostra regione. E ho una carissima amica friulana che, dirò una banalità, ci fa un frico buonissimo!”

Ma tornando alla musica Moretto è sicurissimo
“Non voglio andare troppo avanti e fare progetti. Adesso siamo in tour e tutte le nostre energie saranno sul palco. Sicuramente questa esperienza si trasformerà in un carburante per produrre nuova musica”

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