giovedì 14 novembre 2024

Il fiume a bordo - Alessandro Venier, Angelo Floramo, Mauro Daltin

A fine Ottocento Jerome Klapka Jerome propose con “Tre uomini in barca” una sorta di guida del Tamigi con venature umoristiche. A distanza di oltre un secolo Alessandro Venier, Angelo Floramo e Mauro Daltin ripropongono l’impresa e con “Il fiume a bordo” (Bottega Errante Edizioni) sostituiscono al fiume londinese i due corsi d’acqua più importanti e caratteristici del Friuli Venezia Giulia: il Tagliamento e l’Isonzo. A far loro compagnia in questa impresa non un’imbarcazione ma Molly, un furgone Volkswagen con un’onorata e quarantennale carriera che gli ha fatto percorrere ben 800.000 chilometri e che nell’immaginario di Floramo diventerà anche l’alter ego della barca di Ulisse, il viaggiatore per eccellenza.
I tre autori, che decidono di percorrere l’intero corso dei due fiumi dalla sorgente alla foce, si riservano  un doppio spazio per rivivere le emozioni del viaggio e raccontarci paesaggi, paesi, persone e storie che l’acqua raduna attorno a se.
Ne escono quadri e storie molto vivi che portano con sé anche la personalità di chi scrive e racconta la propria visione del fiume: la cultura enciclopedica e il gusto dello scrivere ricercato, ma anche il sapere godere dei piaceri terreni di Angelo Floramo, il taglio cinematografico e le suggestioni filmiche di Alessandro Venier e la passione per i viaggi e il saper trovare affinità tra luoghi diversi tra loro di Mauro Daltin.

Il risultato è un piacevole accumulo di storie e sensazioni personali che tracciano anche le diverse personalità dei corsi d’acqua e delle genti che li vivono. Nelle pagine dedicate al Tagliamento si percepiscono storie di fatica, ponti saltati e ricostruiti più volte, personaggi dalla vita difficile e una serenità o quasi frivolezza che si insinua man mano che il fiume da montano diventa prima di pianura e poi raggiunge e si immerge nel mare. Passano veloci le immagini della sorgente, dei ponti di Braulins e della stretta di Pinzano, dove una volta c’era un traghettatore e ora c’è un affollato agriturismo che allieta chi vuol fare una scampagnata nel weekend. Conosciamo la storia di Lorenzo da Bacia, pellegrino ucciso misteriosamente a Venzone. Arriviamo a visitare Spilimbergo e la pasoliniana Versuta prima di raggiungere Latisana e poi immergerci nel mare Adriatico.

Viceversa nei tre capitoli dedicati al Soca (perché la parte principale del fiume e la sua sorgente stanno in Slovenia) riusciamo a conoscere storie di incontro e scontro di persone e popoli, come solo un fiume di frontiera può fare. Scopriamo la bellezza e le particolarità di luoghi come Caporetto e Bovec che sono sempre risuonati sinistri perché richiamano trincee e morte: invasioni ottomane, guerre mondiali, resistenza partigiana e guerra civile.  Resta sempre l’aria dolente di un territorio che porta su di sé il peso di secoli di guerre fin dal Medioevo, ma ora c’è una speranza di serenità e riconciliazione come dimostrato dal camionista serbo Darko e dal meccanico croato Dragan, che grazie alla loro cooperazione permettono ai nostri scrittori di raggiungere la metà finale del loro viaggio.

“Il fiume a bordo” è il risultato di un viaggio reale, che i tre autori hanno compiuto nel giugno del 2019 per il progetto“Tre uomini in camper” pensato per il festival “Come l’acqua de’fiumi” organizzato dall’Istituto Musicale Guido Alberto Fano di Spilimbergo. Prima dei concerti del festival i tre scrittori incontravano le personalità del luogo che suggerivano loro, racconti, storie, leggende e posti inconsueti da visitare. Il libro non è la narrazione esatta della loro esperienza di viaggio quanto, piuttosto, il risultato di una ricerca che ha permesso di andare molto vicino a quello che è lo spirito del luogo che li ospitava. E che, a differenza di quello che si dice solitamente, ha permesso a Daltin, Floramo e Venier, di capire che le cose importanti non capitano quando si è in movimento, ma quando si sosta e si permette a ricordi, emozioni e sensazioni di restare appiccicati, per sempre, a chi li vive.

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