venerdì 31 ottobre 2025

Il canto degli innocenti - Piergiorgio Pulixi

Una lunga scia di omicidi compiuta da diversi adolescenti. No, non è il remake de “Il villaggio dei Dannati” ma la storia raccontata da Piergiorgio Pulixi ne “Il canto degli innocenti”, primo capitolo della fortunata serie dei “Canti del Male” che vedono impegnato l’investigatore Vito Strega. Il personaggio, come ho già raccontato qui quando ho recensito il quarto romanzo della serie “Un colpo al cuore”, è complesso, tormentato e perciò interessante. Qui lo troviamo sconfortato perché è appena stato sospeso per aver ucciso in servizio un suo collega e per essere stato lasciato dalla moglie, della quale è innamorato. In questo modo ha perso le motivazioni principali che lo spingono a vivere: il lavoro e l’amore. Pulixi ci racconta in maniera parallela la vita di Strega e dei personaggi che gli ruotano attorno e, contemporaneamente, il mistero di questi ragazzini killer che stanno imperversando per una fumosa Milano.La vicenda è ben narrata, con il solito ritmo incalzante di Pulixi: capitoli brevi e pagine più riflessive e introspettive mixate abilmente con quelle più investigative e d’azione. Strega non si rassegna all’inattività ed indaga sotto traccia, contando sulla spalla della collega Teresa Brusca, che ne è segretamente innamorata. Veniamo così a sapere che le vicende del passato del poliziotto si intrecciano strettamente con quella che poi è diventata la sua vita professionale. Ed è proprio la motivazione personale che lo rende un poliziotto così dannatamente bravo, a scapito della vita sentimentale e degli affetti. In questo primo capitolo conosciamo il rifugio di Strega, la sua passione per il Jazz, la gatta Sofia e le vicine di casa.
Ma soprattutto conosciamo lui, la sua irruenza che fa da contraltare ad altrettanta umanità. E con lui indaghiamo su un caso complesso che mette sotto la luce le tipiche problematiche adolescenziali, amplificate al massimo livello e rese criminali grazie all’intervento di un misterioso burattinaio.

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