Una lunga scia di
omicidi compiuta da diversi adolescenti. No, non è il remake de “Il villaggio
dei Dannati” ma la storia raccontata da Piergiorgio Pulixi ne “Il canto degli
innocenti”, primo capitolo della fortunata serie dei “Canti del Male” che
vedono impegnato l’investigatore Vito Strega. Il personaggio, come ho già
raccontato qui quando ho recensito il quarto romanzo della serie “Un colpo al
cuore”, è complesso, tormentato e perciò interessante. Qui lo troviamo sconfortato
perché è appena stato sospeso per aver ucciso in servizio un suo collega e per
essere stato lasciato dalla moglie, della quale è innamorato. In questo modo ha
perso le motivazioni principali che lo spingono a vivere: il lavoro e l’amore.
Pulixi ci racconta in maniera parallela la vita di Strega e dei personaggi che
gli ruotano attorno e, contemporaneamente, il mistero di questi ragazzini
killer che stanno imperversando per una fumosa Milano.La vicenda è ben narrata, con il solito ritmo incalzante di Pulixi: capitoli
brevi e pagine più riflessive e introspettive mixate abilmente con quelle più
investigative e d’azione. Strega non si rassegna all’inattività ed indaga sotto
traccia, contando sulla spalla della collega Teresa Brusca, che ne è
segretamente innamorata. Veniamo così a sapere che le vicende del passato del
poliziotto si intrecciano strettamente con quella che poi è diventata la sua
vita professionale. Ed è proprio la motivazione personale che lo rende un
poliziotto così dannatamente bravo, a scapito della vita sentimentale e degli
affetti. In questo primo capitolo conosciamo il rifugio di Strega, la sua
passione per il Jazz, la gatta Sofia e le vicine di casa.
Ma soprattutto conosciamo lui, la sua irruenza che fa da contraltare ad altrettanta umanità. E con lui indaghiamo su un caso complesso che mette sotto la luce le tipiche problematiche adolescenziali, amplificate al massimo livello e rese criminali grazie all’intervento di un misterioso burattinaio.
Ma soprattutto conosciamo lui, la sua irruenza che fa da contraltare ad altrettanta umanità. E con lui indaghiamo su un caso complesso che mette sotto la luce le tipiche problematiche adolescenziali, amplificate al massimo livello e rese criminali grazie all’intervento di un misterioso burattinaio.

Nessun commento:
Posta un commento