venerdì 7 marzo 2014

12 Anni Schiavo

Per quanto, a mio parere, dopo l'assegnazione del premio come miglior attore a Nicolas Cage, gli Oscar non abbiano motivo di esistere e di essere ritenuti credibili (inconcepibile elogiare un attore paraculato dallo zietto Francis Ford Coppola e dotato di due espressioni facciali: la paresi e l'emiparesi) mi sono recato (più che altro per mancanza di reali alternative nel mio giorno libero) a vedere il neo premiato 12 Anni Schiavo. E dopo due settimane di schiavitù, avevo già maledetto questa mia decisione...
In sostanza non ho capito il senso dell'intera operazione e il film all'uscita dal cinema mi ha lasciato con un senso di inutilità. Per carità non si può dire che sia girato male o che sia noioso perchè tutto sommato le due ore e mezza passano piuttosto velocemente, ma non aggiunge niente di nuovo all'argomento e non fa niente per farsi ricordare. Il povero violinista di colore Solomon Northup viene abbindolato da due sedicenti artisti del circo e rapito dalla contea di Saratoga, dove vive libero con la moglie e i due figli. I mercanti di schiavi lo mandano a lavorare nei campi di cotone del Sud dove subisce e vede angherie di ogni genere, ma alla fine, grazie al provvido intervento del costruttore abolizionista Bass (Brad Pitt) riesce a dimostrare di essere un uomo libero, può affrancarsi e tornare a casa dopo 12 anni di schiavitù.
Solomon è un personaggio monolitico che annulla la propria personalità per poter sopravvivere. Gli altri personaggi sono tutti abbozzi, senza nessuna complessità e la stessa Patsy (Lupita Nyong'o che ha addirittura vinto un Oscar come miglior attrice non protagonista) non fa molto per farsi ricordare. In pratica il film non ha la forza di denuncia de La Capanna dello Zio Tom, quella emozionale de Il Colore Viola di Spielberg o quella sovversiva e di ribellione di Django Unchained di Tarantino. Scorre piatto: non lasciando nulla ne a livello emotivo, ne a livello filosofico/mentale al povero spettatore.
Terribile poi il quadretto familiare finale, da melodramma venuto male. Nella mia personale Worst Ten dei finali va in posizione molto alta, contrastato solo dal vergognoso funerale di Bruce Willis in Armageddon...
La morale è: se sei di una "categoria svantaggiata" ma istruito annulla la tua personalità: così (forse) ti salvi.
E' un film che poteva essere tranquillamente non girato? La risposta è un tristissimo SI. E ancora non si capisce cosa possano averci visto di straordinario i membri dell'Academy per premiarlo. Forse una tinteggiatura per la coscienza sporca. 

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