Rocambolesca avventura notturna per un noto dirigente sportivo pordenonese. Provato dalla lunga e faticosa visione dell'allenamento della sua squadra del cuore si è recato con passo agile verso il Parcheggio Andreuzzi dove aveva parcheggiato il proprio bolide. Ma qui si è consumato un vero e proprio dramma.
Il perfido parcheggio ha letteralmente tenuto in ostaggio il barbuto dirigente, rifiutandosi di far funzionare correttamente la sbarra di apertura in assenza di regolare biglietto.
Fonti ben informate parlano di un complotto ordito dalla CIA che avrebbe malignamente fatto scomparire il ticket magnetico già pagato.
Mentre il prode pordenonese chiamava rinforzi a suon di "Mondo Porcone" e iniziava a elaborare strategie di fuga degne del suo eroe cinematografico Bruce Willis, le due atlete escogitavano vari stratagemmi per abbattere la maledetta sbarra e raggiungere così la libertà.
Impressionante la catena di solidarietà che si è subito messa in moto tramite i Social Network: offerte di soccorso sono giunte fin da Prata di Pordenone, con truppe speciali che venivano reclutate addirittura all'interno di un bunker di Fagnigola. Ma l'azione decisiva è stata compiuta da E.R. 36 anni, che poichè ultimamente dicono abbia stretti rapporti con persone molto in alto, è riuscito a fare intervenire una
squadra dei NOCS della Polizia di Stato che si è levata in volo verso Udine
pronta a far saltare in aria il parcheggio e a neutralizzare eventuali
ausiliari del traffico ribelli.
Purtroppo il piano di volo non è stato molto ben congegnato, prevedendo uno scalo tecnico a Villach, in noto luogo di malaffare. Per questo il salvatore della patria è stato un tecnico della società che gestisce i parcheggi che è giunto sul luogo due ore dopo direttamente da Codroipo a bordo di una fiammante Graziella.
Lieto fine per questa disavventura che verrà ricordata ancora a lungo dai protagonisti.
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