Spesso
si sente parlare di correlazione muro-difesa. Ma cos'è in realtà la
correlazione muro-difesa? E' semplicemente un insieme di regole
che noi diamo ai nostri
giocatori per poter definire delle competenze su determinati tipi di
pallone giocati dagli avversari. In questo modo potremo definire in
maniera si spera chiara chi è meglio intervenga su un determinato
pallone piuttosto che su un altro, oltre che individuare se
incorriamo in errori tecnici, di lettura o di “volontà”. Per
fare questo non esistono esercizi specifici e miracolosi, ma una
serie di metodologie che possono aiutare i giocatori a cogliere i
segnali (dati da avversari e compagni) per poter svolgere al meglio
le competenze ad essi attribuite.
Per
far questo non bisogna tracciare delle linee sul terreno di gioco o
far contare i quadretti della rete per posizionare il muro, ma
sviluppare la lettura situazionale ricordando
sempre ai giocatori che dopo che hanno fatto un intervento dovrà
comunque succedere qualcos'altro per cui il loro compito non si
esaurisce nel toccare/salvare la palla, ma nel farlo bene per mettere
nelle migliori condizioni possibili il proprio compagno
PIANO
PERCETTIVO → Focalizzare l'attenzione su specifici punti di
riferimento sui quali focalizzare l'attenzione e leggere la
situazione (Es: posizione della palla/distanza da rete per
posizionamento e tempo di salto a muro – qualità del primo tocco
per escludere delle opzioni – entrata della mano nel colpo
d'attacco per stare fermi in difesa)
PIANO
ELABORATIVO → Dopo aver letto scelgo una tecnica di intervento
PIANO
ESECUTIVO → Dopo aver letto e scelto la tecnica la eseguo al meglio
Questo
schema, considerando che la sequenza non è determinata dal giocatore
che legge/esegue, ma dal tempo tecnico (il
tempo a disposizione del giocatore nell’esecuzione di una sequenza
percezione – elaborazione – effettuazione) e
dalla velocità di palla imposto dall'avversario insegna al giocatore
a rispondere in maniera specifica e ad acquisire ritmo ed esperienza
di gioco
Nello
stabilizzare le tecniche, dopo averle insegnate, e contemporaneamente
all'applicazione di esse in un 6 contro 6 viene ritenuto
indispensabile il ricorso all'esercizio di sintesi per allenare i
sistemi di gioco:
- Sistema di ricezione
- Sistema d'attacco per il cambiopalla
- Sistema di copertura
- Sistema di muro
- Sistema di difesa
- Sistema di contrattacco
VANTAGGI
DELL'ESERCIZIO SINTETICO NELLA STABILIZZAZIONE DELLE TECNICHE
- Sviluppo della capacità generale di prestazione con esercitazioni sempre riferite al gioco
- Richiama le specifiche esigenze motorie e percettive del gioco
- Richiede almeno due possibili alternative tattiche
- La complessità situazionale serve a gestire la progressività (progressività che può essere aumentata con l'aumento della velocità della palla, dall'aumento del ritmo, o dall'aumento del compito
- Sviluppa il concetto di positività → almeno il 60% di ripetizioni tecnicamente positive (se ne fanno di più probabilmente posso aumentare il livello di difficoltà per farli migliorare perchè l'esercitazione è troppo facile – se ne fanno meno devo prestare attenzione perchè sto allenano l'errore
L’esercizio
di sintesi
Il
rendimento individuale e dei sistemi tattici per valutare la
difficoltà indotta dall’esercizio
Concetti
imprescindibili:
La
positività e l’errore nel monitoraggio prestativo
-Incremento
di errore: necessità di intervento attraverso forme di esercizio
analitiche
Come
evolve la positività (necessità di ripetere la sequenza motoria con
i riferimenti percettivi corretti)
Forme
di esercizio analitiche / forme di esercizio sintetiche
Il
picco di positività
Nell’esercizio
di sintesi: costituisce un riferimento programmatico per la qualità
del lavoro svolto
Nel
gioco: costituisce un parametro altamente predittivo della
prospettiva e del talento
Come
evolve l’efficienza (necessità di gestire la sequenza motoria
nella contrapposizione tattica)
-Forme
di esercizio sintetiche / forme di esercizio globali
-La
difficoltà e la dinamica della positività
-Incremento
di positività: sviluppo verso un allenamento basato sul gioco
PER
INSEGNARE LA TECNICA BISOGNA SEGUIRE DUE BINARI
- ESERCIZIO FACILITATO O ESTRAPOLATO DAL FATTORE CAMPO → GESTO REITERATO E FREQUENTE PER PERMETTERE AL GIOCATORE DI “CAPIRLO” E POTERE POI AUTOCORREGGERSI SE NECESSARIO
- RIPETIZIONE IN SITUAZIONE DI GIOCO FACILITATA O COMPLESSA
L'ALLENAMENTO
DEL MURO E DEL SISTEMA DI MURO
Meccanismo
che prevede sempre una contrapposizione tattica → NON SI PUO'
ALLENARE ADEGUATAMENTE SENZA LETTURA SITUAZIONALE! CONDIZIONI MINIME
PER ALLENARE IL SISTEMA
1
– PREDISPORRE UN SISTEMA D'ATTACCO CHE PARTA DAL PRIMO TOCCO
2
– SISTEMA D'ATTACCO CON ALMENO DUE VARIABILI
3
– POSSIBILITA' PER GLI ATTACCANTI DI AVERE ALMENO DUE VARIABILI DI
COLPO
VARIANTI
- Muro su azione di cambiopalla
- Muro su azione di contrattacco (contrattacco su fb - dopo difesa - su alzata di un giocatore che non sia l'alzatore)
PRIMA
DI COMINCIARE.... FACCIAMO UN RIPASSINO DAL CORSO ALLIEVI:
POSIZIONE
E POSTURA DI PARTENZA
La
posizione iniziale lungo la rete deve permettere di:
- Facilitare l'osservazione del primo tocco avversario, in base al quale si deciderà, ad esempio se sia possibile saltare in opzione o a lettura, se ci si debba preparare ad una palla veloce o ad un alzata scontata sulla quale anticipare le scelte di muro (anche a tre), se ci siano giocatori impossibilitati a partecipare all'azione d'attacco
- Salvaguardare la corretta distanza da rete in funzione di velocità di spostamento e aggressività del muro
- Scegliere la
distanza dai possibili punti di stacco del proprio attaccante (per i
centrali) – Partire larghi o stretti in posizione di aiuto (per i
laterali)
POSTURA →
La postura deve essere comoda per poter permettere uno spostamento
alla massima velocità possibile. Gli arti inferiori devono essere
attivi, ovvero pronti a reagire velocemente a stimoli e situazioni.
Per far questo gli elementi comuni a tutti i ruoli sono:
- Leggero piegamento degli arti inferiori al ginocchio
- Peso sbilanciato in avanti sugli avampiedi
- Posizione degli arti superiori che non comprometta la visuale del campo avversario
- Posizione neutra del busto
- Corretta distanza da rete che non comprometta lo spostamento e il salto (l'indicazione che si può dare, in genere, è quello della distanza data dai gomiti, oppure degli avambracci)
- La postura delle braccia varia a seconda di salto a lettura ed opzione e anche a seconda della posizione del palleggiatore dopo il primo tocco:
- Muro ad opzione → Si utilizza solo in caso ricezione #/+ e consiste nel saltare anticipatamente su un attaccante avversario prima di vedere dove andrà l'alzata
- Muro in lettura → Spostamento/salto dopo aver visto la direzione dell'alzata
- Col
palleggiatore vicino a rete è conveniente tenere le braccia alte
per intercettare eventuali pallonetti o attacchi anticipati. Nel
caso di palleggiatore distante da rete si possono portare le
braccia basse e avanti al petto per facilitare lo spostamento. In
ogni caso i gomiti rimangono avanti al corpo e mai fuori
RIFERIMENTI
PER IL POSIZIONAMENTO e il TEMPO DI SALTO
- Qualità del primo tocco avversario → Permette di scartare giocate non più possibili
- Atteggiamento dell'alzatore e qualità delle traiettorie d'alzata
- Osservazione dell'attaccante avversario:
- La direzione della rincorsa e la frontalità dello stacco, che indicano le direzioni di colpo più forte e potente (decidere se murare diagonale/parallela/rincorsa)
- Il braccio
d'attacco che è l'indicatore del tempo di salto (caricamento
sull'apertura del braccio
- Variabili:
- Distanza dell'alzata da rete
- Giocatori che saltano molto o sono abili nell'effettuare colpi mani-out
- Capacità
di salto dei propri giocatori a muro
- Come ritardare/anticipare il salto?
- Accentuare il contromovimento del salto
- Abbassare le braccia nel contromovimento → Utile contro grandi saltatori e/o abili nei colpi mani-fuori
- Saltare
sullo stacco dell'attaccante → muro aggressivo come nel caso
dell' 1 vs 1 del centro o per togliere una direzione d'attacco
INDICAZIONI
PER COPRIRE UNA ZONA
La
prima cosa da decidere per ogni tipologia di pallone è decidere chi
fa da guida per il tempo di salto. In genere a decidere il tempo sui
palloni laterali è il laterale (anche per fast), mentre per i primi
tempi (anche spostati) e le pipe la competenza per la guida è del
centrale. Sui palloni laterali ci sono in genere 3 chiamate
principali ovvero: Muro diagonale, Muro parallela e muro sulla
rincorsa.
La cosa più comoda
è prendere come riferimento il braccio dell'attaccante, e non altre
distanze lungo la rete. Questo sistema mi permette di avere dei
riferimenti precisi anche in caso di alzata troppo lunga o troppo
corta, e permette di adattare la guida anche in caso di attaccante
mancino. Di conseguenza MURERO' PARALLELA quando la MANO INTERNA del
mio laterale sarà posizionata di fronte al braccio dell'attaccante.
Viceversa MURERO' DIAGONALE quando la MANO ESTERNA sarà posizionata
di fronte al braccio dell'attaccante. Il MURO “RINCORSA” viene
utilizzato contro quegli attaccanti che variano la rincorsa a seconda
del colpo che vogliono effettuare e che quindi ad esempio, quando da
posto 4 vogliono tirare in lungolinea rincorrono con piedi e spalle
rivolte verso zona 1/6 e quando vogliono tirare diagonale rincorrono
con piedi e spalle rivolte verso 5. Il pericolo di un'indicazione di
questo genere è che essendo molto legata alle capacità di lettura
potrebbe indurre diverse interpretazioni da parte dei giocatori di
muro rispetto ai difensori di seconda linea. E' necessario poi
codificare alcune situazioni particolari:
- NO MURO → Quali sono gli spostamenti e gli adattamenti quando si decide di non saltare a muro su un pallone (chi lo decide? Quali posizioni si assumono in seguito? Ho stabilito competenze esatte sul pallone successivo?)
- PALLONE A FILO RETE → In genere non si mura più una zona precisa, ma si mettono le mani sulla palla
- PALLA FUORI
ASTA → In genere si porta la guida sull'asta e si riduce l'altezza
di salto, invadendo molto per non dare troppo spazio a colpi
mani-fuori
CHIAMATE DEL
CENTRALE:
- Opzione/lettura → Posizione di lettura → Mani alte/ginocchia flesse (non si deve caricare con le gambe, ma essere rapidi e reattivi ad invadere)
- Sovraccarico/priorità
- Direzione/eventuale
apertura
GESTIONE
DELL'ESERCIZIO DI SINTESI
PROGRESSIVITA'
→
Aumento
delle opzioni d'attacco
Differenziazione
qualità del primo tocco/distribuzione
Riconoscimento
delle caratteristiche tattiche e dei colpi degli attaccanti
ATTACCANTI
→ Il sistema, in genere, è molto sbilanciato a favore degli
attaccanti. Col crescere del livello è vero che ci deve essere una
gestione degli errori diretti, che non può però essere solo messo
in pratica con colpi tattici, e per questo deve IMPARARE
A FARE COLPI E A GIOCARE CONTRO IL MURO
ATTACCANTE
→ RESPONSABILITA' E SCELTA DI UTILIZZARE IL MURO (ACCRESCIMENTO
BAGAGLIO TECNICO)
VS
MURO
→ PROVARCI SEMPRE ED ELIMINARE POSSIBILITA' ALL' ATTACCANTE
CORREZIONI
TECNICHE NELL'ESERCIZIO DI SINTESI
- TECNICHE DI SPOSTAMENTO
- DISTANZA DA RETE
- ORIENTAMENTO E COMPATTEZZA DEL PIANO DI RIMBALZO
- TEMPO DI SALTO E TEMPO DEL PIANO DI RIMBALZO
- ERRORI DI LETTURA
L'ESERCIZIO
DI SINTESI ATTACCO CONTRO MURO
OBIETTIVI
TECNICI
PER
L' ATTACCANTE
La
scelta della posizione ottimale di inizio rincorsa
La
scelta del tipo di attacco (la chiamata all’alzatore nel caso del
contrattacco)
L’adattamento
della rincorsa al tipo di alzata
Nell’azione
di cambio palla
Nel
contrattacco
La
scelta tecnica in attacco
Scelte
contro un solo giocatore a muro
La
manualità alla massima velocità esecutiva del colpo
Scelte
contro due e tre giocatori a muro
Il
controllo della potenza alla massima altezza del colpo
La
scelta tattica in attacco
Affrontare
il muro / affrontare la difesa
Il
mani – out
Il
colpo alto per il mani out lungo
Il
colpo ritardato per il mani out laterale
Il
colpo piazzato sul muro per la copertura e la ricostruzione
PER
IL MURO
Il
posizionamento di partenza dei giocatori nella linea di muro
La
competenza di muro primaria: l’uno contro uno
L’assistenza
a muro contro l’attacco del centrale (comportamento tattico di
lettura)
Il
sovraccarico a muro: comportamento tattico di opzione
La
scelta tecnica di muro
Le
competenze individuali nel sistema di muro
Il
posizionamento rispetto alla rincorsa d’attacco
Le
competenze nella chiusura del muro composto
L’iniziativa
individuale nel muro singolo
Le
direzioni d’attacco da marcare
Il
tempo di muro
La
scelta tattica di muro: l’obiettivo determina la tecnica
Obiettivi
del muro
Murare
Non
vanificare le possibilità di intervento in difesa
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