giovedì 28 gennaio 2016

Quella volta che Gregoris divenne preparatore atletico della Nazionale Juniores

Ogni tanto capita di fare pulizia nel proprio PC e ovviamente ritornano alla luce reperti storici di valore inestimabile. In questo caso un Pesce d'Aprile pallavolistico che ha avuto grande successo, tanto da essere risultato difficile da smentire perchè la risposta che si riceveva in cambio era: "Ma quale bufala! E' vero! L'hanno scritto pure sui giornali locali e sui siti Internet di pallavolo!"
E così, con un comunicato scherzoso (nelle intenzioni doveva essere chiaro il fatto. La frase "l'innovativo lavoro sull'articolazione coxo-femorale e sulla zona del gluteo" era una spia della presa per il culo!) fece diventare de facto il buon Stefano Gregoris, all'epoca re indiscusso della saletta pesi di Villotta, preparatore atletico della Nazionale Prejuniores, agli ordini di Luca Pieragnoli. Oltre alle nuove amicizie e storie di sesso sfrenato procurategli da questa improvvisa ondata di popolarità, l'augurio è che, prima o poi, in quel giro ci entri sul serio. Ma non come mago del gluteo!

Ecco il comunicato originale (con foto!)

NEW ENTRY NELLO STAFF TECNICO DELLE NAZIONALI GIOVANILI

Si tratta del giovane preparatore atletico STEFANO GREGORIS. Originario di S. Vito al Tagliamento e laureando in Scienze Motorie presso l’Università di Udine, Gregoris si occupa da un paio d’anni di forgiare fisicamente le giovani leve di Chions e Fiume Veneto. I suoi metodi innovativi, basati su un approccio multisportivo, che prende ispirazione anche da altre discipline e la sua competenza tecnica hanno favorevolmente colpito il Tecnico della Nazionale Prejuniores Luca Pieragnoli, che ha avuto occasione di conoscere Gregoris durante uno stage di preparazione tenuto a Villotta di Chions.
Vivo apprezzamento per l’entrata nello Staff delle Squadre Nazionali è stato espresso anche dal Direttore Tecnico della Scuola di Pallavolo Chions- Fiume Veneto, Glauco Sellan: “La presenza di Stefano in palestra è imprescindibile per il nostro lavoro tecnico. La sua serietà nel lavoro di costruzione fisica delle nostre atlete è un elemento che aumenta decisamente la qualità delle nostre sedute. Il suo asso nella manica? La curiosità nell’esplorare nuove vie: l’innovazione portata nel lavoro sull’articolazione coxo-femorale e la zona del gluteo, e il lavoro di resistenza specifiche sono state le nostre armi vincenti nelle partite più lunghe e combattute”

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