Ho conosciuto Paolo Zonca la scorsa estate al Centro Estate Viva di Cordenons. Io stavo bevendo una birretta col Prof. Schiavon che mi stava raccontando qualche simpatico aneddoto pallavolistico mentre lui si scolava una porcheria chiamata Morris Drink che faceva furore presso i bamboli della Rappresentativa Regionale. Non sapevo ancora che avrei fatto il Team Manager della Rappresentativa Regionale Maschile che avrebbe poi preso parte al Trofeo delle Regioni a Loreto. Una rappresentativa di cui Paolo era capitano. Un capitano vero che, oltre a mettere talento e abilità in campo, era influente ma benvoluto presso i compagni. Mai sentita una parola fuori posto o un atteggiamento da sbruffone. In estate il trasferimento al Club Italia e ora la conquista dell' 8 Nazioni, da titolare con la Nazionale Prejuniores. Visto che nessuno qui in Friuli ha pensato di scrivere di questa impresa, sono andato a fare una chiacchierata con Paolo.
Ciao Paolo. Iniziamo dalle basi.Come hai iniziato a giocare a
pallavolo? Come mai?
La mia esperienza di pallavolo è
iniziata quando ero in seconda media dopo aver provato a fare qualche
allenamento l'anno prima continuando anche il campionato di calcio
che fino a quel momento era la mia passione! Mi sono avvicinato alla
pallavolo perché il mio migliore amico aveva deciso di cambiare
sport e io l'ho seguito subito dopo!
Dove hai giocato?
I primi due anni sono stati alla Fincantieri (società di appartenenza) giocando le giovanili,
terzo anno a Villa Vicentina in prestito e l'anno dopo B2 a Gemona. In questa stagione ho alternato B1 e B2 al Club Italia
Un allenatore o una persona importante
per te nella tua crescita pallavolistica
Nella mia crescita pallavolistica devo
molto a tutti i miei allenatori che in un modo o nell'altro mi hanno
sempre insegnato qualcosa di utile. Forse qua in regione l'allenatore
che mi ha seguito di più è stato Federico Ferrazzo. L'anno a Villa Vicentina e il Trofeo delle Regioni mi hanno fatto crescere molto
Parliamo del Club
Italia. Com'è uscire di casa a 16 anni ? Lo
consiglieresti ai tuoi coetanei? Com'era la vita quotidiana a Vigna di Valle?
La mia esperienza al Club Italia al
primo anno è stata sicuramente positiva. Ho dovuto conquistarmi il
posto partendo dai piccoli sprazzi di partita che giocavo all'inizio. Poi, migliorando, ho trovato sempre più spazio e alla fine ho giocato
titolare le ultime 6 partite di campionato, sia di B1 che di B2.
E' sicuramente una
struttura che incentiva molto la maturazione dei giovani e tutto è
improntato alla tua crescita fisica tecnica e tattica. E' un impegno non indifferente perchè, tra le altre cose, implica andare via di casa e
tornare una volta ogni due - tre settimane, però la rifarei cento
volte e la consiglio a chiunque abbia passione per questo sport e
abbia la possibilità di farlo! La vita quotidiana è: scuola alla mattina, pranzo in mensa poi compiti e studio. Nel pomeriggio 3 ore e mezza di allenamento, cena e qualche momento di svago prima di
andare a dormire!
Cosa ti manca del Friuli (o della
Bisiacheria ) ?
Sicuramente mi mancano amici e parenti
però ho imparato a fidarmi anche di persone con cui vivo tutti i
giorni come i miei compagni di squadra
Racconta quello che ti è rimasto più
impresso dell'8 Nazioni. A Valladolid avete dominato il torneo, vincendo tutte le partite e lasciando agli avversari solo le briciole ( 2 set persi). In finale con la Germania un secco 3-0....
Quella è stata sicuramente la miglior partita giocata nel torneo, sia a livello di squadra che mio personale! Dall'inizio del torneo sono partito titolare, ho
dato il mio contributo ma non ho mai fatto la differenza in campo. Mentre nella finale ho buttato tutto alle spalle, ho dato il mio
massimo ed è andata benissimo! Non potevo desiderare di meglio
dall'ultima partita della stagione!
Il prossimo anno che farà Paolo Zonca? Come vedi la
tua futura carriera pallavolistica ? Vuoi fare quello ho hai anche un
piano B?
Il prossimo anno probabilmente resterò al Club Italia però ci sarà il trasferimento presso il Centro Sportivo dell' Acqua Acetosa
a Roma e non più in caserma a Vigna di Valle. Farò la B1 con
due-tre ragazzi della mia età e assieme ad atleti più grandi! So che
è difficile vivere di pallavolo e quindi non si può puntare tutto
su quello! Io spero che vada tutto per il meglio però la scuola resta
molto importante. Frequento ragioneria e mi piace molto
l'informatica e dai... vado anche abbastanza bene a scuola (ride)
Cosa fa Paolo Zonca quando non è in
palestra ?
Tutte le cose che fanno i miei coetanei. Quando ho del tempo libero esco con gli
amici, ascolto musica e mi diverto con computer o videogiochi.
In bocca al lupo Paolo !
Mi permetto però una tirata d'orecchie a Federazione e Società Sportive. Abbiamo un ragazzo diciasettenne che conquista da titolare con la Nazionale un'importante manifestazione internazionale e NESSUNO scrive una riga in merito !
Se fosse stato un mio atleta avrei comprato anche una pagina di giornale per fargli i complimenti. Non per incensarlo o per farlo diventare borioso e altezzoso, ma perchè chi compie sacrifici e riesce ad ottenere dei risultati merita anche di poter aver un piccolo ricordo.
Inoltre sarebbe stato un discreto veicolo promozionale per tutto il movimento. Un bel modo per far vedere che anche i ragazzi del Friuli Venezia Giulia, se hanno talento e si impegnano, possono ottenere buoni risultati.
Ma in questo settore Federazione, ma soprattutto Società sono all'età della pietra, trascurando completamente il lato comunicazione e ritenendolo assolutamente pleonastico, se non uno spreco di risorse.
Ma a che serve fare cose belle e interessanti se poi nessuno, tranne i diretti interessati, sa che sono state fatte?
Bravo Mauro! Io non ti conosco,ma dici bene, Paolo meriterebbe da parte delle istituzioni della sua terra natale una considerazione degna delle imprese da lui compiute. Ma tant'è, le cose al giorno d'oggi vanno così e allora ci vogliono persone come te, Mauro, per far conoscere alla gente, il percorso di questo splendido ragazzo. Io lo seguo da tanti anni e non posso far altro che ribadire, che Paolo è un ragazzo al quale madre natura ha regalato tanto talento, ma lui non per questo si è adagiato su questo dono, ma si è tirato su le maniche e si è sacrificato per coadiuvare al talento la sua tenacia nell'allenarsi, nel seguire i consigli di chi ne sapeva più di lui, con l'educazione, l'impegno, l'abnegazione e l'umiltà che lo contraddistinguono non solo durante le sue sessioni sportive, ma anche nello studio a scuola e nella sua vita sociale con parenti e amici. Secondo me, in Paolo si racchiudono tutte quelle qualità che portano una persona a raggiungere i più alti successi nella propria vita privata, sportiva, professionale. Non ci sono dubbi Paolo: sarai campione. In bocca al lupo!
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