Il vicequestore Andrea Zorzon deve lasciare Pordenone e la sua calura estiva per
godersi le meritate ferie sull'Altopiano di Asiago. Ovviamente proprio nel
momento della partenza viene chiamato dal fido Ispettore Battaglia: un
misterioso cadavere è stato ritrovato a Redona, frazione di Tramonti di Sotto.
Smoccolando il vicequestore si immerge in una lunga indagine. Che è poi quella
raccontata ne “I Segreti dell'Ochrana – Da Pordenone al Caso Moro” (Gossmann
Edizioni) dal giornalista e documentarista Gianluca Scagnetti.
L'indagine muove
i primi passi nel paesino montano: qui oltre al misterioso cadavere, che in
seguito si scoprirà appartenere al pregiudicato sudtirolese Hugo Rudell, ci si
imbatte in un altro strano incidente stradale nel quale muore Zuan Brandinel,
gigante cimoliano dal passato non limpidissimo e sodale di rapine del Rudell.
Per cercare di far chiarezza Zorzon si affiderà ai cittadini di Redona: dalla
malgara Lisa all'oste Michelut. Ma la vicenda travalica il carattere locale e
mette in gioco killer professionisti legati alla 'ndrangheta, servizi segreti
deviati fino a giungere ad una sconvolgente rivelazione su uno dei Misteri
D'Italia ovvero il Caso Aldo Moro. Tutto sommato la storia è gradevole e ben
congegnata, anche se il sottotitolo svela da subito la parte “misteriosa” della
vicenda. L'Ochrana citata nel titolo è la polizia segreta della Russia zarista
e serve a formulare una morale alla fine della storia. Peccato solo che le
vicende personali e i caratteri dei personaggi rimangano sempre sullo sfondo e
vengano affrontate come riempitivo, restando soffocate dall'intreccio.
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