Daniel abita a Verzegnis e ha due passioni: la montagna e la letteratura. Purtroppo
entrambe frustrate. La prima a causa di un incidente che ha coinvolto un amico
e l'altra da una fastidiosa sindrome da foglio bianco. Suo cugino Vincent abita
a Parigi e si avvia ad intraprendere una carriera politica di successo. Laura è
la loro miglior amica e si barcamena tra storie d'amore fallite e difficili
rapporti familiari. Yu Tsun è semplicemente un amico di Laura, laureando in
Fisica. I quattro, complice la stagione estiva, si ritrovano a Verzegnis per
una rimpatriata e decidono di avventurarsi all'interno del Magico Alverman, una
grotta presente nel paesino carnico. “Magico Alverman” (Reddarmy) è anche il
titolo del romanzo d'esordio di Elvis Fior, noto in regione per essere il
batterista di diverse band friulane. Dopo aver delineato i caratteri dei
protagonisti, Fior li conduce nei claustrofobici cunicoli. E qui la storia
prende una svolta fantasy-pulp. I quattro si ritrovano in una realtà parallela,
popolata da orsi mastodontici e da una popolazione ostile (“I cacciatori”) il
cui unico divertimento pare essere quello di volerli uccidere. Ma non è finita
qui: in questo mondo convergono molti altri cloni di Daniel, Laura, Vincent e
Yu Tsun ognuno con una storia differente. Il racconto parte in maniera
promettente e il lettore è invogliato a conoscere meglio le storie dei
protagonisti. Ma poi si perde in un continuo gioco di specchi e di effetti alla
“Sliding Doors” che se da un lato mettono i protagonisti davanti a quella che potrebbe
essere stata la loro esistenza se avessero fatto delle scelte differenti,
dall'altro ingenerano una sensazione di caos e di irrisolto.
Nessun commento:
Posta un commento