martedì 12 agosto 2025

Rosso nero e Pasolini - Enrico Petris

In occasione del quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini, nel 2015, si è molto discusso della sua opera poliedrica, ma anche e soprattutto delle circostanze non ancora del tutto chiarite del suo brutale assassinio. In “Rosso Nero e Pasolini”, usciyto proprio in quell'anno per Mimesis Edizioni Enrico Petris, professore al Liceo Marinelli di Udine, ne propone una rilettura a partire dalla storia del terrorismo politico in Italia, mettendo nel contempo in luce un lato forse poco indagato dello scrittore casarsese ovvero quello di vero e proprio filosofo in grado di concepire idee e pensieri non dissimili o inferiori rispetto ai più innovativi pensatori dell'epoca. L'occasione è anche propizia per ripercorrere la storia del terrorismo in Friuli. Petris lo fa con stile asciutto e lucido e sebbene la regione sia stata meno di altre interessata dal lato meramente numerico ad eventi stragistici, se ne possono individuare tutti gli stilemi caratteristici. In fin dei conti non ci si è fatti mancare nulla: attentati dinamitardi, ritorsioni contro le forze dell'ordine (Peteano, 1972), dirottamenti aerei (Ronchi, 1974), sequestri (Santoro e Taliercio) e pure il microterrorismo di chi sembrava solo, ma forse era una struttura nata per destabilizzare (Unabomber, che nel libro si pensa essere un nome collettivo “gestito” dai servizi segreti) e di coloro che sembravano tanti ed organizzati ma in realtà erano una “one man band” (I Nuclei Territoriali Antimperialisti) . Ovviamente la vicinanza col confine orientale ha reso il Friuli zona strategica anche per le organizzazioni paramilitari come Gladio. In tutto questo Pasolini posa il suo sguardo di intellettuale che cerca di trovare una trama comune ad eventi apparentemente lontani e distaccati. Denuncia dalle colonne del Corriere della Sera di conoscere le trame che legano interessi economici, strategia della tensione e politica. La sua profondità di pensiero lo accosta alla critica sociale di Marcuse e al pensiero della differenza di Foucault e Deleuze. E il suo romanzo (postumo) Petrolio minaccia di svelare sotto forma allegorica tante di queste trame, puntando l'attenzione su Servizi Segreti. Forse gli stessi che hanno decretato la sua fine.

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