In occasione del quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini, nel 2015, si è molto discusso
della sua opera poliedrica, ma anche e soprattutto delle circostanze non ancora
del tutto chiarite del suo brutale assassinio. In “Rosso Nero e Pasolini”, usciyto proprio in quell'anno per Mimesis Edizioni Enrico Petris, professore al Liceo Marinelli di Udine, ne
propone una rilettura a partire dalla storia del terrorismo politico in Italia,
mettendo nel contempo in luce un lato forse poco indagato dello scrittore
casarsese ovvero quello di vero e proprio filosofo in grado di concepire idee e
pensieri non dissimili o inferiori rispetto ai più innovativi pensatori
dell'epoca. L'occasione è anche propizia per ripercorrere la storia del
terrorismo in Friuli. Petris lo fa con stile asciutto e lucido e sebbene la
regione sia stata meno di altre interessata dal lato meramente numerico ad eventi
stragistici, se ne possono individuare tutti gli stilemi caratteristici. In fin
dei conti non ci si è fatti mancare nulla: attentati dinamitardi, ritorsioni
contro le forze dell'ordine (Peteano, 1972), dirottamenti aerei (Ronchi, 1974),
sequestri (Santoro e Taliercio) e pure il microterrorismo di chi sembrava solo,
ma forse era una struttura nata per destabilizzare (Unabomber, che nel libro si
pensa essere un nome collettivo “gestito” dai servizi segreti) e di coloro che
sembravano tanti ed organizzati ma in realtà erano una “one man band” (I Nuclei
Territoriali Antimperialisti) . Ovviamente la vicinanza col confine orientale
ha reso il Friuli zona strategica anche per le organizzazioni paramilitari come
Gladio. In tutto questo Pasolini posa il suo sguardo di intellettuale che cerca
di trovare una trama comune ad eventi apparentemente lontani e distaccati.
Denuncia dalle colonne del Corriere della Sera di conoscere le trame che legano
interessi economici, strategia della tensione e politica. La sua profondità di
pensiero lo accosta alla critica sociale di Marcuse e al pensiero della
differenza di Foucault e Deleuze. E il suo romanzo (postumo) Petrolio minaccia
di svelare sotto forma allegorica tante di queste trame, puntando l'attenzione
su Servizi Segreti. Forse gli stessi che hanno decretato la sua fine.
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