giovedì 25 luglio 2024

La città portata dalle acque - Lorenza Stroppa (+ intervista)

Una Ragazza si aggira nella notte pordenonese, scoprendo gli spazi cittadini sotto una diversa prospettiva mentre vive una strana caccia al tesoro di amorosi sensi con il suo amato. Questa è la storia narrata ne “La città portata dalle acque” (Bottega Errante Editore) da Lorenza Stroppa che, abbandonati i territori fantasy decide di raccontare la propria città natale e proprio qui, ha presentato questa sua creazione

mercoledì 24 luglio 2024

Divenne neve - Francesca Brosadola

Oggi vi propongo una piccola recensione di un libro locale. Non un romanzo, ma una memorialistica emozionale che ciriporta indietro alla Seconda Guerra mondiale e alla tremenda ritirata degli Alpini dalla disastrosa campagna di Russia.

Può un cofanetto contenere le tracce di un'esistenza che meriti di essere raccontata? Secondo Francesca Brosadola, autrice di “Divenne neve” (Aviani & Aviani Editori) la risposta è assolutamente affermativa. Il cofanetto in questione è quello che contiene la corrispondenza, le foto e i ricordi del giovane Lorenzo Brosadola, zio dell'autrice.

martedì 23 luglio 2024

Ichnusa. Guarire di Sardegna nell'isola di pietra - Emilio Rigatti

 

In questi giorni, con ancora negli occhi Giro d'Italia e Tour De France è particolarmente significativo leggere “Ichnusa” (Ediciclo Editore) del professore “ciclonauta” di Ruda, Emilio Rigatti. In quella che è la sua decima fatica letteraria Rigatti propone il suo personale tour ciclistico in Sardegna. Un mese intero in sella alla sua inseparabile Vagabonda senza l'affanno di un traguardo da raggiungere, ma con la voglia di assaporare senza fretta i terreni meno battuti dell'isola. Un ciclista in fuga dalla carovana degli inseguitori.
Quanto di più lontano possibile dall'ansia della competizione e, allo stesso tempo, dal turismo che impone tappe forzate, rischiando di trasformarsi in una toccate e fuga, un mordi e fuggi che non permette di godersi a pieno il luogo che si sta visitando e vivendo.

martedì 9 luglio 2024

Intervista a Enzo Moretto - A Toys Orchestra

Foto Credit: Luca Chiandoni
Sexto ‘Nplugged porta dal 2006 in Piazza Castello a Sesto al Reghena concerti e proposte musicali spesso uniche, ma sicuramente comprese tra l’intimità dell’ unplugged e la sperimentazione sonora. Non fanno eccezione gli A Toys Orchestra, gruppo campano di provata esperienza che venerdì scorso ha suonato davanti al complesso abbaziale sestense portando le canzoni del loro ultimo album “Midnight Again”, chiusura di una trilogia sulla mezzanotte iniziata nel 2010 con “Midnight Talks” e proseguita l’anno successivo con “Midnight Revolution”.

Dopo una pausa lunga dallo studio, risalente al 2018 gli A Toys Orchestra propongono un album ruvido, che parte da radici blues, cantato in inglese e completamente analogico, senza interventi di post produzione digitale. Molti ci hanno visto anche un’influenza stilistica e teamtica di Nick Cave. “Lo stop è stato quasi fisiologico – sostiene il fondatore e frontman Enzo Moretto – la pausa ci ha permesso di riazzerare un po’ tutto e di ritrovare nuova linfa. Poi il disco ha bussato un po’ da solo alla porta. Era scoccata l’ora di tornare e l’ora è appunto la mezzanotte! Un’ora affascinante che mi è sempre apparsa come una sorta di limbo temporale dove si è sospesi tra ieri, oggi e domani. Un po’ tutte e tre le cose assieme. Ed era appunto quello che stava succedendo anche a noi che nel presente stavamo puntando al futuro, ma riconnettendoci saldamente al nostro passato. Forse un concetto un po’ marzulliano, ma è esattamente quello che stava accadendo.”.