martedì 20 agosto 2024
La ragazza che chiedeva vendetta - Pierluigi Porazzi
Un giallo inquietante, magnetico e affascinante. Ambientato in una Udine grigia e violenta, quasi metropolitana e con la pattuglia dei "buoni" provati e (quasi) sconfitti dalla vita e dall'esistenza. Tutto questo e molto di più è "La ragazza che chiedeva vendetta" (La Corte Editore) dell'udinese Pierluigi Porazzi, romanzo che può contare su un investigatore non banale, Alex Nero, che il lettore imparerà a conoscere nel profondoQuella dei paladini della giustizia è una vitaccia.
Prendete Alex Nero, ex poliziotto ora consulente delle forze dell'ordine:
un'esistenza rovinata dalla caccia ai criminali che gli hanno ucciso la
famiglia e una quotidianità sempre coi nervi a fior di pelle perchè il serial
killer Azrael, a cui ha ucciso il padre pedofilo, potrebbe materializzarsi e
ammazzarlo da un momento all'altro. A questo aggiungete che la fidanzata lo ha
appena abbandonato e lui è rimasto solo con il pastore tedesco Zarko e il quadro
è completo. Non va meglio all'ispettore Raul Cavani, che sta faticosamente
cercando di riprendersi dalla violenta scomparsa di Hana, giovane prostituta
che frequentava, e di uscire dal baratro dell'alcolismo. Per finire entra in
scena Anna Altieri, coraggiosa magistrata trasferita da Palermo a Udine dopo
aver subito un'intimidazione mafiosa che le ha sfregiato il volto con l'acido.
Nell'isola ha lasciato un amore non ricambiato e tante illusioni sul concetto
di giustizia. Questa è la pattuglia dei “buoni” che opera ne “La ragazza che
chiedeva vendetta” (La Corte editore) di Pierluigi Porazzi, quarto romanzo
della serie che ha per protagonista principale Alex Nero. A loro è affidato il
compito di risolvere il misterioso intrigo che vede assassinati tre uomini in
carriera. Tutto pare essere una ritorsione per vendicare la morte della
sedicenne Iris, deceduta sulla spiaggia di Lignano dopo un letale cocktail di
pasticche e cocaina nel lontano 1994. Nel frattempo avviene un altro triplice
omicidio: un noto chirurgo plastico e la sua equipe (un'anestesista ed
un'infermiera) vengono trovati morti. Il caso viene bollato come
omicidio-suicidio per motivi passionali, ma Nero e Cavani non ne sono per nulla
convinti. Le oltre trecento pagine servono per tenere avvinto il lettore che,
come in altre opere di Porazzi, resta sempre in attesa di colpi di scena e
ribaltamenti della situazione fino al disvelamento finale. Sullo sfondo una
Udine grigia, violenta, quasi metropolitana nella quale una patina di ricchezza
e rispettabilità nasconde personaggi sordidi, solitudini insospettabili e
infiltrazioni mafiose “moderne”: una criminalità che non ha bisogno di uccidere
per farsi rispettare, ma preferisce utilizzare gli strumenti finanziari per
legittimare il proprio potere.
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