La casa Editrice Morganti di Nonta di Socchieve (Udine) prosegue nel solco di una idea editoriale inaugurata nel 2015 con la pubblicazione dell'antologia di racconti “La compagnia dei benandanti”. L'intento è quello di esplorare il folklore, le storie, le leggende e gli esseri fantastici tipici del Friuli Venezia Giulia. Due i titoli che proseguono la tradizione: “Le creature dell'acqua – Agane, Anguane e Krivapete” e “Le mele rubate e altri racconti”. La prima è una raccolta di racconti che, come si evince dal sottotitolo, indaga sulla figura mitica, diffusa in Friuli e in Veneto, dell'agana. Queste creature ambigue e seducenti, vivevano in luoghi a contatto con l'acqua in grotte ed anfratti e, a seconda delle varie tradizioni, potevano essere diafane e bellissime oppure brutte e malvagie. Altre caratteristiche particolari erano la conformazione dei piedi che potevano essere ritorti, palmati o a forma di zoccolo caprino, e quella del seno che talvolta era lunghissimo e veniva addirittura appoggiato a mo' di sciarpa dietro la schiena. Di certo, fossero esse buone o cattive, costituivano un'irresistibile attrazione per gli umani con i quali venivano in contatto. L'antologia, che contiene nove racconti di altrettante scrittrici che vivono tra le province di Udine e Pordenone (Lorenza Bellè, Stefania Conte, Lisa Del Gobbo, Erika Gallini, Maristella Leandrin, Manuela Quaglia, Vania Russo, Violettà Traclò, Maria Cristina Vitali) ci presenta nove “tipi” di Agane che a seconda della fantasia e della sensibilità delle autrici variano le proprie caratteristiche e ci intrattengono con racconti ambientati in posti fantastici o reali, in un passato lontano o nel contemporaneo.
Paolo Paron invece, oltre a gestire la fattoria didattica “La contrada dell'Oca” a Fanna, è fondatore e presidente della Società Tolkeniana italiana e in questa veste ha fatto da consulente a Medusa Film per il doppiaggio della pluripremiata trilogia de “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson. Nel suo “Le mele rubate” raccoglie venti brevi racconti tradizionali del Friuli, di quelli che si raccontavano nelle lunghe sere invernali attorno al fuoco nei filò, i momenti di ritrovo contadino che riunivano le varie famiglie nelle stalle. Paron con stile asciutto e senza troppi fronzoli cerca di mantenere viva questa tradizione che sente viva e appassionante
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