mercoledì 12 marzo 2025

La Scatola del Te - Giuliano Pellizzari

Oggi facciamo il passo del gambero perchè, dopo aver già pubblicato la recensione del recente "La Terza Clessidra", ora tocca al suo predecessore, ovvero "La Scatola del Tè" primo capitolo della saga di Giuliano Pellizzari che ha per protagonista Leandro Arcani.
Notturno udinese,periodo prenatalizio. Leandro Arcani, esimio studioso di linguistica, ha appena terminato di gustarsi una pizza con la sua amica Marianna e nella passeggiata che segue la cena, in una Udine deserta, arrivato sulla pista di pattinaggio installata in Piazza San Giacomo scopre un cadavere, dando così ragione a tutti coloro che sostengono che il centro di Udine sia un mortuorio. Da qui partono le mosse de “La scatola del tè”, romanzo d’esordio di Giuliano Pellizzari, scrittore che mette d’accordo tutta la regione essendo nato a Trieste e residente salomonicamente a Cervignano dopo esperienze lavorative a Udine e Pordenone. Il suo noir parte come un classico giallo e poi vira verso una spy story dai contorni avvincenti che si dipana tra Udine, Palmanova, il Friuli collinare fino a giungere sulle vette tarvisiane. 

L’eroe della situazione è Leandro Arcani, formatore ed esperto di linguistica. Un intuitivo che ama analizzare le persone tramite le parole che esse stesse profferiscono. Ad affiancarlo in questa intricata indagine, che deve scoprire chi ha effettivamente compiuto l’assassinio del losco avvocato Elpidio Lavari, le forze dell’ordine ufficiali, anche se poco tradizionali, guidate dal commissario Corba, un baffuto omone dall’intuito fino, ma dal programma esistenziale fin troppo definito: è inutile fare troppa fatica. Per questo ha preferito alla carriera il comodo rifugio del commissariato di Palmanova. Posto tranquillo dove poter, tra le altre cose, meditare fumando un sigaro, giocare a battaglia navale con una app sul telefono e leggere, se il tempo lo consente, l’adorato Simenon. Nella galleria dei personaggi ben riusciti non mancano lo strano questore di origine slovena Mocilnik e la parte femminile del romanzo: Marianna, amica di Leandro, dall’anima green e dal carattere contestatario e Luciana Lupineri, ispettrice di polizia dall’indubbio fascino e dai modi spicci e risoluti. Pellizzari ci porta in giro per il Friuli, tra location vere ed inventate come l’enigmatica Costracco, disegnando una trama avvincente e ben congegnata, nella quale personaggi interessanti si muovono e interagiscono. L’intreccio è godibile, ben scritto e foriero di ulteriori sviluppi ed avventure.

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