Alba è
una viaggiatrice controcorrente. Non in modo figurato, ma letteralmente. Armata
della propria bicicletta blu e argento ha deciso di percorrere a ritroso il
tragitto del Fiume Padre, il Tagliamento, dalla foce vicino alla chiesa di
Santa Maria del Mare a Bevazzana fino alla sorgente situata sul Passo della
Mauria. Alba è la protagonista de “I segreti del Tagliamento – Ritorno alla
sorgente” di Cristina Noacco, edito da Ediciclo. L'autrice, docente di
letteratura francese medievale all'Università di Tolosa, condivide con la sua
alter ego la passione per i cammini in bicicletta o a piedi. Alba decide di
risalire lungo il percorso del Tagliamento per riprendere contatto con le
proprie radici e con la propria terra. Il tutto con un ritmo lento che si
contrappone alle frenesie cittadine.
Un viaggio in solitaria fatto di silenzi,
fatica, ma anche di incontri. Quelli con altri camminatori come lei, con le
appassionate guide e vedette che cercano di raccontare e preservare l'identità
del fiume e quello interiore con il fiume stesso che prende le sembianze umane
di una guida. Guida che ci fa conoscere un Tagliamento multiforme e diverso.
Non più barriera che divide i cittadini “di ca e di là dall'aghe”, ma anima
liquida che assieme ai ciotoli trasporta nel suo cammino esperienze e storie.
Dal Veneto orientale alla Carnia gli stessi oggetti come il tutolo del
granturco o i legni sbiancati dall'acqua vengono chiamati in mille modi
diversi, ma mantengono in fondo la stessa anima. Alba vive in simbiosi col
fiume e ad ogni pausa ha bisogno di un contatto fisico quasi viscerale con
l'acqia che scorre, anche quando è solo una polla. E per raggiungere la propria
meta pian piano impara a liberarsi di pesi ed orpelli inutili. Attorno al fiume
scopre meraviglie sconosciute che fanno apparire il Tagliamento quasi come il
Mississippi o simile alle scogliere di Dover. E anche l'ingegno umano ne è contagiato
tanto da poter ammirare chiese, pievi ed opere molto originali nei paesi
toccati dal Fiume Padre. La risalita permette di aprire uno scrigno che al suo
interno contiene storie, legami geografici, politici, artistici, culturali e
linguistici che vengono gelosamente conservati da tutti coloro che ancora
"vivono" il fiume. Alla fine la vita fluisce e il percorso interiore
di Alba è un esperienza che la mette a contatto con se stessa e la prepara per
il prossimo viaggio sia esso fisico o mentale. Arrivare alla sorgente non è un
fine ma solo un nuovo inizio. Perchè, in fondo, non ci si può bagnare mai due
volte nello stesso fiume.
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