Ma tu recensisci solo libri che ti piacciono? Non sempre... Solo che, sapendo quanta passione e dedizione spesso ci si mette a scrivere un libro mi dispiace essere troppo duro. Però in questo caso è stato un pelo più complicato del solito trattenersi dalla stroncatura e trovare comunque qualcosa di buono... Può un fantasy convivere con un'indagine degna di un classico romanzo giallo? Ne è
convinto il pordenonese di origine argentina Franco Zerio che con “La Tana dei
Draghi” (Albatros – Il Filo) propone il secondo volume dedicato alla sua “Banda
degli Spiriti Sgagi”. Chi sono questi Spiriti Sgagi? Sono delle entità aliene
che scese sulla Terra prendono la forma di qualsiasi essere vivente desiderino.
Nel romanzo d'esordio di questa saga alcuni di loro avevano conosciuto degli
esseri umani (precisamente Bruno e Claudio) aiutandoli a sgominare una banda di
creatori di droghe sintetiche. Nel secondo episodio la banda degli Spiriti
Sgagi si è messa in affari e ha aperto, assieme agli amici terrestri, una
agenzia investigativa. Solo che il lavoro e le emozioni latitano. Quando ecco
che da un banale pedinamento, che parrebbe preludere ad un comune caso di
infedeltà coniugale, spuntano fuori draghi feroci ed un terribile traffico
illegale di organi. Da qui il dilemma: informare le autorità competenti oppure
cercare di risolvere il caso autonomamente, visto che contiene elementi
paranormali difficilmente spiegabili alle forze dell'ordine? Bruno e i suoi
colleghi troveranno il bandolo della matassa infiltrandosi tra medici corrotti
e associazioni di beneficienza che sotto una facciata rispettabile compiono
azioni criminose. Il romanzo è un mix tra elementi fantastici ed indagine
poliziesca con i classici stilemi del genere giallo. La trama, tutto sommato, è
discretamente congegnata e può garantire qualche ora di svago peccato che i
personaggi siano un po' piatti e poco caratterizzati
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