Il romanzo segue la vita del protagonista raccontando in brevi capitoli la sua quotidianità, i sogni, le imprese compiute con gli amici, gli amori e anche la formazione delle prime idee politiche in una Germania Orientale libera dal controllo e dai diktat della Stasi. Ma, soprattutto, è illuminante ed aiuta a capire senza la pesantezza di un saggio il senso di straniamento di chi vede il proprio mondo stravolto e le conseguenze che questo porta.
LA TRAMA
I bambini Ossi, quelli dell’Est, devono entrare nel
mondo Wessi, quello dell’Ovest senza
esserne travolti. In questo viaggio che arriva fino all’anno 2000 quando gli ex
bambini sono ormai uomini si percepisce il senso di smarrimento di chi era
vissuto fino a quel momento immerso nel mondo del socialismo reale. E l’impatto
con il rutilante mondo dell’Ovest non è fiabesco. Anzi provoca spesso una reazione
contraria e determina il passaggio dei ragazzi da giovani pionieri socialisti a
rabbiosi neonazisti che occupano il proprio tempo a seminare risse, disordini e
violenze nei confronti del diverso. Una rabbia che il protagonista, diventato
una sorta di hippie, non riesce assolutamente a concepire, anche se, allo
stesso tempo, non riesce completamente a distaccarsi dai suoi amici perché,
come dice il titolo, li considera come fratelli.
L’OPINIONE DEL LETTORE
Il pregio maggiore di questo romanzo, scritto per brevi episodi e con uno stile
asciutto, è quello di descrivere una situazione difficile. Ad ogni riga si
percepisce la sensazione di straniamento che colpisce chi ha visto il proprio
mondo stravolto. Non tutti riescono ad abituarsi e la depressione, il dover
reinventarsi anche lavorativamente alimentano insicurezze e danno il là alla
nascita di movimenti estremisti, che non nascono dal nulla, ma trovano terreno
fertile nel disagio e nella necessità di trovare un nemico per giustificare le
proprie difficoltà. Anche per il protagonista è così. Non riesce più a trovarsi
d’accordo con i suoi amici d’infanzia ma, allo stesso tempo, non vuole perdere
il rapporto con loro e perciò si trova costantemente costretto a pesare le
parole e le opinioni. Perché in fondo, in una situazione così, il confine tra
il bene e il male sembra essere veramente labilissimo. Anche in amore, quello
travolgente con Mariam, una compagna di classe di origine georgiana, con la
quale tutto pare dissolversi. Senza battaglie, senza lotta, così come è (quasi)
tramontata la DDR.
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