martedì 25 febbraio 2025

Il segreto di Mirta - Silvia Lorusso Dal Linz

Misteri eleusini,intrecci familiari, esperimenti alchemici e sullo sfondo la Napoli dai due volti di metà ‘700. Questi gli ingredienti principali che danno vita al cocktail chiamato “Il segreto di Mirta”(Marlin), affascinante romanzo storico scritto da Silvia Lorusso Dal Linz.
Elena, sacerdotessa del culto di Demetra, viene strappata ai suoi affetti, ovvero la madre Antonia e la figlia Mirta, da alcuni sgherri della Santa Inquisizione. La sua sorte è segnata e d’altronde non potrebbe essere altrimenti in quei tempi di caccia alle streghe. A salvarla potrebbe intervenire il principe Raimondo Di Sangro, intercedendo presso la corte borbonica ma preferisce non essere debitore al sovrano di un favore che in altra occasione potrebbe essere utile a lui. In questo modo la sorte della sacerdotessa che, per inciso, è anche la madre di sua figlia Mirta, è segnata.Il romanzo della Lorusso racconta lo sradicamento di Mirta che assieme alla nonna Antonia deve fuggire verso Napoli, dove entrambe saranno ospiti di Oreste, fratello del marito di Antonia. Da qui c’è un vero e proprio romanzo di formazione che segue passo passo le orme di Mirta. La giovane scopre poco a poco i poteri e i riti che la madre officiava e ne comprende il potere, avendo essa stessa visioni profetiche. Crescendo la sua esistenza è votata alla conoscenza e allo scoprire l’identità del misterioso padre. L’incontro tra i due avviene in modo casuale e cambia la loro esistenza. L’egoista Raimondo che era entrato per interesse personale nella cerchia dei misteri di Demetra, solo per carpirne i segreti che conducono all’immortalità, vede in Mirta un potenziale pericolo che potrebbe mettere in crisi la sua serenità familiare. Dall’altro lato per Antonia e Mirta si tratta di vendicare Elena, prima raggirata (Raimondo le ruba anche delle polveri sacre) e poi lasciata al proprio triste destino.
In una Napoli dai due volti, che ondeggia tra i palazzi nobiliari barocchi e i quartieri popolari e veraci dove, ad esempio c’è la libreria di Oreste, la Lorusso racconta una storia di donne forti, che potrebbe essere un plot perfetto per un’opera teatrale. D’altronde il background della scrittrice che è anche autrice e regista teatrale si sente chiaramente. Anche in questo caso vuole portare alla luce, come fa sul palcoscenico, personalità femminili complesse ed interessanti. Per farlo costruisce un intreccio semplice, ma ben calibrato, con una spruzzata esoterica che aggiunge sapore e gusto. Non manca, tra le diverse sfaccettature, una riflessione sul valore catartico della conoscenza, quella pura e senza interessi, che permette all’anima di elevarsi. E al lettore più esigente di trovare soddisfazione.

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