sabato 1 febbraio 2025

Pordenone, una guida - Elisa Cozzarini

“Ho scritto “Pordenone, una guida” perché esplorare i luoghi è ciò che più mi appassiona. Ma questa volta c’era una difficoltà: imparare a raccontare un posto che credevo di conoscere. Spero di essere riuscita a trasferire un po’ del mio stupore a lettori e viaggiatori” Parole di Elisa Cozzarini, divulgatrice pordenonese che da anni si occupa di far conoscere le bellezze del Triveneto e, in particolare, quelle legate ai corsi d’acqua tramite pubblicazioni, foto e materiale audiovisivo. Questa propensione si nota già dalla prefazione dove l’autrice confessa di sognare la riapertura di almeno una delle rogge cittadine, attualmente interrate. Scrivere una guida della propria città che diventi interessante, non banale e in qualche modo universale senza farsi troppo condizionare dal proprio vissuto è però un’operazione tuttaltro che semplice e scontata ma ci pare di poter dire che col suo agile volumetto Cozzarini abbia fatto centro. Come “Incentro” è il nome della collana proposta dalla piccola casa editrice udinese Odos per i cui tipi esce questo “Pordenone – Una guida”.

Diversi sono i motivi di interesse sia per il lettore pordenonese che per il turista che per la prima volta si approccia ad una visita della città del Noncello. Oltre alle immancabili notizie pratiche si inizia con un classico ritratto cittadino che ripercorre le principali notizie storiche a partire dai primi insediamenti romani a Torre fino ad arrivare ai giorni nostri. Sono inoltre presenti le nozioni di base su ricette tipiche ed enogastromia locale.

Come ogni guida che si rispetti non mancano le segnalazioni di locali, negozi e strutture ricettive, introdotte con garbo e senza aria smaccatamente promozionale. Utile anche il calendario annuale degli eventi culturali che permette di orientarsi mensilmente verso le proposte più interessanti.

Ma la parte più consistente ed anche originale di questa guida è rappresentata dalle “Passeggiate lente” ovvero otto itinerari ragionati da percorrere a piedi per scoprire le diverse anime della città con le sue opere d’arte e le sue risorse naturali, prima fra tutte il fiume Noncello, da secoli crocevia di merci ed incontri tra popolii come suggerisce anche lo stemma cittadino.

Nel cammino ci si imbatte nelle visioni d’autore: piccole pillole tratte da romanzi o canzoni che descrivono Pordenone. Si parte da Marin Sanudo, per arrivare ad Hemingway, D’Annunzio, Pasolini, fino ai più recenti Busetto, Cantarutti, Davide Toffolo, Santarossa, Covacich e Villalta.

Per concludere c’è una delle tante “Top Five" della guida. Si chiama “I luoghi del cuore” ed è una sorta di mappa emozionale della città scritta da alcune delle figure di spicco del panorama culturale cittadino: gli scrittori Lorenza Stroppa e Tullio Avoledo, i musicisti Eva Poles e Teho Teardo e tutto lo staff organizzativo di Pordenonelegge. Andare alla ricerca dei loro cinque luoghi preferiti riserverà una sorpresa sia ai turisti che agli abitanti della città sul Noncello.

 

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